15 ottobre 2011 -
Modena, Teatro Storchi
KAPUSVETKI - Hermanis
di Helmut A. M.
In fondo la Morte è un arrivederci!
E c'è colore e vita in questo saluto e forse anche uno scettico rimando all'ultraterreno brevemente accennato in uno dei quadretti che ci vengono narrati dagli attori in scena.
Hermanis sceglie, per questo spettacolo, il bidimensionale e la dimensione narrativa colorita da una sagace ironia nella costruzione dei testi e nell'interazione e nell'incalzare delle varie storie, che raccontano la festa dei morti che metaforicamente è la festa della vita (certo i morti non possono festeggiare, di loro si può semmai disquisire di come correttamente porli sottoterra). Scorrono dinanzi agli occhi scene di vita quotidiana riprese nelle immagini fotografiche che appaiono sullo sfondo.
La bizzarria e le stranezze del quotidiano che si incontra con l'eterno assumono così il carattere dell'allegro e perpetuato disincanto dell'essere di ognuno di noi.
In fondo siamo nati per andare incontro ad una irresolvibile dissoluzione.
In fondo siamo caratteri privi di sostanza nelle nostre meschine bagatelle.
In fondo ciò che dà colore e senso alle nostre esistenze è il loro termine stesso.
In Fondo la Morte è un arrivederci!
Hermanis gioca bene sul livello drammaturgico e cerca la fissità per dare forza al contenuto. Il livello tragico è ben rappresentato dall'impatto sonoro della banda e dal contrasto tra alcuni passaggi testuali e la recitazione, mista tra il distaccato e l'irrisolto, quando non più prettamente ironica, dei personaggi.
VOTO di Helmut A. M. : 6
VOTO di Domino : 6/7
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