Caino - Teatro della Valdoca


Caino
14 aprile 2011 ore 2030
Teatro Ariosto (RE)



di Domino

Lo ammetto, ho perso il libretto di sala, ma nella mia mente sono ancora vive le immagini, poiché vive esse erano. È uno spettacolo di parole e visioni. Uno straordinario Danio Manfredini, che si mostra con tutta l'energia interiore che possiede, è un Caino uomo e divino. Quando lo vidi in "Tre studi per una crocifissione" fece emergere quanto erano elastica la sua tecnica scenica, la sua forza. Lo rividi ne "Il sacro segno dei mostri" e ne riconobbi la crediblità. A partire da questi titoli, la strada è lunga per arrivare a "Paesaggio con fratello rotto" della Valdoca. È sempre rischioso, ma contemporaneamente intrigante, quando due "entità" artistiche così definite tentano di lavorare insieme: è difficile trovare un equilibrio in scena pur mantenendo la propria personalità artistica. Finalmente con "Caino" abbiamo trovato un momento di incontro tra i due generi, Valdoca e Manfredini. 
Oltre, c'è Raffaella Giordano che riesce a trasmettere la leggerezza di una farfalla, di un angelo. È doveroso ricordare un momento dello spettacolo in cui ella sale, e in seguito scende, da un tavolo in proscenio, dall'altare del sacrificio: il movimento è talmente preciso da non trasmettere interruzione, il gradino non esiste, mentre lei pare un fantasma senza corpo... Meraviglioso. Non ha voce reale, anche la stessa voce è lontana, in un altro corpo, nel corpo del poeta, del passante che in quanto passante è testimone. Il passante passa nel tempo e perciò testimonia la verità di ciò che ha visto. È Mariangela Gualtieri che è voce coperta in telo bianco. L'autore delle parole è in scena, è un po' come dire che "Dio è in scena", il dio in quanto creatore. La voce della sua poesia traduce la storia di Caino e Abele, dell'uomo che attraverso la sua storia, e attraversando la sua storia, è divenuto l'uomo di oggi. La voce è voce dall'aldilà, la voce amplificata che permette sfumature diverse dalla voce naturale è un evidente segno distintivo della Valdoca (e prima di Carmelo Bene). 
C'è poi Leonardo Delogu nelle vesti di un Lucifero bianco, un mago che pare guidare le azioni...o è l'arbitrio umano a guidarle? Parla Lucifero, più in generale divinità magica, parla al pubblico quando dal suo mantello escono i suoi figli, come esseri inumani, come sue braccia che si allungano nella scena. Sullo sfondo il coro che si muove, disegna movimenti, è quella la sua parola. In alto, appesa nel centro del palco, la testa mostruosa delle paure umane. La testa fissa il pubblico. L'uomo, l'umanità, guarda le proprie paure e la propria storia.
Il ritmo è lento come la camminata di Caino, egli cammina col peso dell'umanità sulle spalle. Caino parla, Abele è muto. Abele è sacrifico, Caino sacrificante. Manfredini arriva dalla platea, sale nel palco e cammina, cammina, cammina, in proscenio, nel confine tra pubblico e palco, tra umanità e divinità. La sua voce sale, prima è bassa, profonda... poi gridata, bruciata, sacrificata, umana... e, nel finale, si scioglie dentro un canto in falsetto, si apre all'alto, a Dio.
Può certamente essere odiato questo lavoro, può essere preso anche da esempio. Da vedere.

1 commenti:

  1. di Miss.I

    Parla di noi uomini, che siamo violenti, ottusi, distratti, spaventati, confusi, disperati, innamorati, egocentrici, frustrati, maligni, ossessionati così tanto da noi stessi. Tutto perché abbiamo un'immaginazione con cui ci vediamo e ci rappresentiamo fuori di noi: in uno spettacolo come "Caino", ad esempio, pieno di immagini evocative e di parole emozionanti.
    E vederci lì sulla scena è sempre un gran piacere.
    Canaglie vanitose che non siamo altro!

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- 2009 Jekyll e Hyde Secondo Ludovico Van - Festival di Santarcangelo - Immensa;
- 2008 debutto JekyllHyde Secondo Ludovico Van;
- 2007 Selezione Premio Scenario 2007: UDEIS l'innominabile caso di Jekyll e Hyde;
- 2006 musical Jesus Christ Superstar di Webber, collab. con V.d.a teatro, Chewing art, Tir Danza;
- 2005 Premio Festival Nazionale di teatro Le voci dell'anima - finalisti con Latte+ (prod.2004)


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